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Delitti contro la pubblica amministrazione e reati edilizi

Nella materia dei delitti contro la pubblica amministrazione lo Studio Telchini-Mayr-D'Abbiero ha assunto con successo la difesa di pubblici amministratori, esponenti della vita politica ed imprenditori.

I delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati del codice penale (artt. 314 e segg.), puniscono le condotte e le omissioni lesive dei principi di imparzialità e buon andamento che devono contraddistinguere l’azione pubblica.

Anche l’impresa, quando nel proprio esercizio venga a contatto con i pubblici uffici, può essere fonte di turbativa di tali principi fondamentali oppure essere vittima di comportamenti illeciti commessi da amministratori pubblici.

Al fine di prevenire la commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione è buona regola per ogni impresa munirsi di un modello organizzativo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001. Ciò a maggior ragione in quanto si tratta di condotte comportanti gravi responsabilità anche per enti e società che abbiano omesso di adottare adeguate procedure preventive.

Trattasi di materia assai articolata su cui il Legislatore è intervenuto con successivi inasprimenti di pena, prevedendo anche la possibilità di sequestrare e poi confiscare i beni personali di chi si renda responsabile di gravi delitti così come già avviene per gli appartenenti ad associazioni criminali organizzate, e prevedendo pesanti sanzioni pecuniarie a carico delle persone giuridiche coinvolte.

Alcuni delitti contro la pubblica amministrazione presuppongono che il soggetto agente rivesta determinate qualifiche pubblicistiche così come definite dagli artt. 357 e 358 c.p. (pubblico ufficiale ed incaricato di pubblico servizio) senza con ciò escludere il concorso dell’extraneus e cioè del privato. Si pensi alle fattispecie di peculato (art. 314 c.p.), concussione (art. 317 c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio (art. 325 c.p.), rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio (art. 326 c.p.), omissione di atti d’ufficio (art. 328 c.p.).

Altri delitti prevedono la punibilità del privato. Si vedano, ad esempio, quelli disciplinati agli artt. 316 bis c.p. (malversazione a danno dello Stato) e 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato).

Esistono poi fattispecie necessariamente plurisoggettive, nelle quali il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio concorre nella commissione dell’illecito con il privato, come nel caso dei delitti di corruzione e di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Di particolare rilevanza poi le fattispecie volte a garantire il regolare svolgimento delle gare pubbliche: turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.), frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.).

Difesa in materia di reati urbanistici ed edilizi

Lo Studio assume la difesa in materia di reati edilizi ed urbanistici previsti dal D.P.R. n. 380/2001, spesso accompagnati da violazioni della disciplina prevista dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Non di rado poi, nella vicenda processuale relativa all’ipotesi di abuso edilizio, si inseriscono ulteriori contestazioni nei confronti dei pubblici amministratori che vengono chiamati a rispondere di specifiche fattispecie come l’abuso o l’omissione di atti d’ufficio che avrebbero dato causa alla violazione. È quindi essenziale poter contare su una più ampia competenza professionale che sia in grado di analizzare le singole direttici di azione, sia pubblica che privata.

Spesso si tratta di processi originati da vertenze di natura amministrativa, a seguito di contestazioni da parte dell’autorità che comportano la trasmissione della notizia di reato alla Procura della Repubblica competente per territorio.

In tali casi si rivela particolarmente proficua la collaborazione non solo con i consulenti tecnici ma anche con avvocati specialisti in diritto amministrativo, talvolta già incaricati dal cliente in occasione della vertenza contro l’ente territoriale. Lo Studio si avvale della collaborazione esterna di avvocati specialisti della materia e di consulenti illustri ed autorevoli insieme ai quali collabora con successo da decenni.

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