Diritto penale fallimentare e reati societari
Lo studio legale Telchini-Mayr-D'Abbiero ha assunto la difesa di importanti imprese e, vista la specializzazione e competenza in diritto penale fallimentare e societario, è sovente chiamato a rappresentare le istanze risarcitorie della Curatela fallimentare nel processo penale.
La crisi dell’impresa, identificabile nell’insolvenza e la conseguente sentenza di apertura della liquidazione giudiziale dei beni, può comportare anche una responsabilità penale per i coloro i quali hanno rivestito determinate qualifiche soggettive in seno all’azienda ponendo in essere condotte (anche in forma omissiva) correlate allo stato di dissesto economico.
Possibili conseguenze penali del fallimento
Il Regio Decreto 16.3.1942 n. 267 (“Disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa”), agli artt. 216 e segg. prevede, tra le altre, le seguenti fattispecie di rilevanza penale: bancarotta fraudolenta (art. 216), bancarotta semplice (art. 217), ricorso abusivo al credito (art. 218), fatti di bancarotta fraudolenta commessi da amministratori, direttori generali, sindaci e liquidatori (art. 223).
I reati de quibus prevedono sanzioni accessorie assai incisive per l’imprenditore: si pensi all'inabilitazione all'esercizio di una impresa commerciale ed all'incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, entrambe della durata di dieci anni, previste in caso di condanna per il reato di bancarotta fraudolenta.
Difesa penale per reati societari
I reati societari prescindono dallo stato di insolvenza e sono disciplinati dagli artt. 2621 e segg. del codice civile, tra i quali si possono menzionare:
- il c.d. falso in bilancio (artt. 2621 e 2622 c.c.),
- l’infedeltà patrimoniale (art. 2634 c.c.),
- la corruzione fra privati (art. 2635 c.c.)
- l’aggiotaggio (art. 2637 c.c.).
Alcuni reati societari (ad esempio il c.d. falso in bilancio), se si pongono in nesso eziologico con lo stato di dissesto, comportano l’applicazione della pena stabilita per il reato di bancarotta fraudolenta.
La specializzazione in materia conseguita dai professionisti dello studio consente altresì di affrontare con la massima professionalità e competenza le contestazioni dei reati legati alla proprietà industriale, quali la contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali (art. 473 c.p.) e l’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.).